India
PUNJAB – IL FESTIVAL HOLLA MOHALLA
8 MARZO ’25 (sab) | ARRIVO A DELHI
Arriverete all'Aeroporto Internazionale di Nuova Delhi. Dopo le formalità doganali, l'immigrazione e il ritiro dei bagagli, il nostro rappresentante vi incontrerà nella sala arrivi e vi trasferirà in hotel per il check-in (ORARIO STANDARD DI CHECK-IN: 14:00).
La capitale dell'India e una delle principali porte d'accesso al paese, la Delhi contemporanea è una metropoli vivace, che combina con successo l'antico con il moderno. Tra i grattacieli in rapida crescita si trovano i resti di un'epoca passata sotto forma dei suoi numerosi monumenti, che stanno come silenziosi testimoni dell'antica eredità della regione. Le prime impressioni per qualsiasi visitatore in arrivo dall'aeroporto sono di una città spaziosa, con giardini, alberata e con numerosi bellissimi parchi.
Più tardi procederete con il tour della città di Old Delhi. Il tour inizierà con una visita al Raj Ghat,
un semplice memoriale dedicato a Mahatma Gandhi; passerete in auto davanti al Red Fort (chiuso il lunedì e nei giorni festivi nazionali). Proseguirete poi verso la Jama Masjid, una delle più grandi moschee dell'Asia, visibile dall'esterno. La gente entra ed esce continuamente dalla moschea e la presenza di un bazar nelle vicinanze significa che l'area è raramente tranquilla.
Dopo la visita a Old Delhi, procederete verso New Delhi, che includerà una visita al Qutub Minar, la più alta torre di pietra in India. Qutub-ud-din Aibak iniziò la sua costruzione nel 1199. Poi visiterete il Tempio del Loto, situato a Nuova Delhi, India, una Casa di Adorazione Bahá'í completata nel 1986. Notabile per la sua forma simile a un fiore, serve come il Tempio Madre del subcontinente indiano ed è diventata una delle principali attrazioni della città. Visiterete anche la Tomba di Humayun. Il tour include anche un passaggio in auto davanti all'imponente India Gate, al Parlamento e al Rastrapathi Bhawan, la residenza del Presidente.
Cena e pernottamento in hotel.
9 MARZO ’25 (dom) | DELHI / PATIALA
Dopo la prima colazione partenza verso nord per la regione del Punjab e la prima tappa sarà Patiala, un tempo capitale di uno stato sikh indipendente fondato da Baba Ali Singh.
L’accogliente città è famosa per i “pagri”, i turbanti, i “paranda”, i lacci per intrecciare i capelli e le
“jooti”, le calzature a punta tipiche del Punjab. Arrivo a Patiala.
Cena e pernottamento in residenza storica.
10 MARZO ’25 (lun) | PATIALA / AMRITSAR
Prima colazione in albergo.
Nella mattinata visita di Patiala. Il cadente Forte Qila Mubarak, costruito in uno stile che fonde elementi moghul e rajasthani, sembra essere stato trasportato nella zona del bazar direttamente dal grande Deserto del Thar. Interessante il Nuovo Palazzo di Moti Bagh, imponente edificio ornato con un ponte sospeso su un’enorme vasca vuota. (N.B. Alcune parti di entrambi gli edifici potrebbero essere chiuse per lavori di restauro). Passeggiata nel colorato e animato bazar.
Al termine della visita partenza per Amritsar, il centro culturale e spirituale della religione sikh, sede del famoso Tempio d’Oro conosciuto anche con il nome di Harmandir Sahib. E’ una città tipicamente indiana, fatta di colori, odori e suoni che immediatamente rievocano al visitatore occidentale la sua idea di India. Arrivo, sistemazione nelle camere.
Cena e pernottamento in albergo.
11 MARZO ’25 (mart) | AMRITSAR
Prima colazione.
La mattina tour a piedi della vecchia Amritsar, fondata nel 1577 dal quarto guru Ram Das, che con i suoi viottoli trafficati si estende intorno al Golden Temple (Tempio d’Oro), il luogo di culto più sacro della religione sick. Questo gurdwara (tempio) laminato d’oro si erge al centro del suo lago sacro, offrendo uno spettacolo che si può paragonare alla vista del Taj Mahal. Lo stile architettonico della struttura, come del resto la religione sick, è una mescolanza di elementi hindu e islamici, ma il risultato è assolutamente originale. La cupola dorata, che si dice sia stata rivestita con 750 kg di oro puro, rappresenta un fiore di loto rovesciato, simbolo della purezza cui aspirano i sick. In conformità con lo spirito di accoglienza senza discriminazioni del sickismo, tutti sono ben accetti nel più sacro dei templi. L’atmosfera è autenticamente spirituale, i fedeli pregano e si bagnano nella vasca sacra, non c’è nulla che incuta timore reverenziale. Durante il giorno il Guru Granth Sahib, la copia originale del testo sacro, viene custodita nell’Harmandir Sahib, il tempio di marmo che sorge nel centro della vasca. All’interno del tempio quattro sacerdoti declamano senza sosta i brani del testo sacro, a ritmo di musica in un ambiente di grande suggestione e religiosità. Ogni sera il Guru Grant Sahib viene trasferito con grande solennità in un altro edificio, l’Akal Takhat, per trascorrervi la notte.
Fuori dal tempio un vero dedalo di tante viuzze con il colorato bazar ricco di ogni mercanzia. Luogo ideale per fare shopping di abiti punjabi, libri o souvenir di carattere artistico e religioso.
Nel pomeriggio andremo invece a vedere una cerimonia laica particolarissima: il saluto alle bandiere di India e Pakistan che viene fatto nell’unico punto aperto di tutta la frontiera indo-pakistana, il Wagah Border. E’ una cancellata che costituisce l’unico varco in una frontiera intorno alla quale India e Pakistan si sono combattuti a più riprese nel corso di 50 anni, e che oggi è un vero e proprio “teatro” dove soldati indiani e pakistani in alta uniforme marciano e inscenano l’alzabandiera, gli uni di fronte agli altri, mentre due grandi folle di cittadini indiani e pakistani, sui due versanti opposti del confine, inneggiano ciascuna al proprio Paese. Una manifestazione di nazionalismo che sembra quasi di tifo sportivo, davvero unica nel suo genere data la sua forma di “rito laico”.
Rientro ad Amritsar, cena e pernottamento in albergo.
12 MARZO ’25 (merc) | AMRITSAR / DHARAMASALA
Prima colazione in albergo.
Partenza per Dharamshala e lungo il percorso, dopo un’ora e mezza circa di viaggio, sosta per la
visita al Ram Tirth Temple. Il tempio è un antico luogo di pellegrinaggio degli hindu, dedicato a Ram (il dio Rama cantato nel grande poema epico Ramayana, avatar del dio Vishnu). Il Ram Tirth è sacro agli hindu ma da secoli è anche un luogo di incontro fra le religioni perché vi si trovano i Bhakta, i mistici che inneggiano lodi a Dio al di là di ogni differenza religiosa.
Si continua verso Nord per Dharamsala situata a 1470 mt nelle valli himalayane dello stato dell’Himachal Pradesh. Dal 1960, quando divenne sede temporanea di Sua Santità il Dalai Lama, ha acquistato fama internazionale come "The Little Lhasa in India". La città si divide in una parte bassa ed una alta chiamata McLeod Ganj, a 2.082 m.s.l.m, residenza ufficiale del governo del Tibet in esilio dal 1959.
Sistemazione in albergo. Cena e pernottamento
13 MARZO ’25 (giov) | DHARAMASALA
Prima colazione. Nella mattinata ci immergeremo nella spiritualità e nella tradizione tibetana con la visita di Dharamsala, che conserva comunque un’atmosfera coloniale e uno stile britannico in quanto gli inglesi ne fecero la loro stazione montana dal 1815 al 1847.
Visiteremo il Namgyal Monastery, Tibetan Library ed il Katwali Bazar con il fascino tipico del mercato himalayano e con molti oggetti della cultura tibetana.
Cena e pernottamento.
14 MARZO ’25 (ven) | DHARAMASALA / MASRUR / ANANDPUR SAHIB
Dopo la prima colazione partenza in direzione Anandpur Sahib. Ci fermeremo per una visita a Masrur dove sorge un complesso di templi intagliati in un banco roccioso affiorante: un’autentica rarità per l’intera zona himalayana.
Si tratta di templi indo-ariani risalenti al X secolo, che ricordano i templi di Hellora nello stato del Maharastra. Al temine si prosegue per Anandpur Sahib, il sito più sacro per i Sikh dopo il Tempio d’Oro di Amritsar, che sorge a ridosso delle Nana Devi Hills. Luogo di pellegrinaggio da oltre 300 anni Anandpur Sahib fu fondata dal nono guru Tegh Bahadur nel 1664, prima che l’imperatore moghul Aurangzeb lo facesse decapitare per aver rifiutato di convertirsi all’Islam.
Nel 1699 il decimo e ultimo Guru Gobind Singh vi fondò la confraternita Khalsa : una razza scelta di soldati-santi che avrebbe rispettato severi codici di condotta morale e si sarebbe impegnata in una crociata per la rettitudine.
Tra le regole: per tutti, uomini e donne, un pugnale (il kirpan ), e altri segni come un braccialetto d’acciaio; Per gli uomini il cognome Singh: leone. Per le donne il cognome Kaur: principessa. E per tutti un voto: essere pronti a morire per difendere il Sikhismo e la propria gente.
Fu Gobind Singh a volere che la festa di Holi, la “festa dei colori”, generalmente celebrata in tutta l’India con spargimento di acqua e di polveri colorate, divenisse occasione per una dimostrazione dello spirito marziale della sua gente e la ribattezzò con il nome di Holla Mohalla .
Pensione completa. Pernottamento campo tendato
15/16 MARZO ’25 (sab-dom) | ANANDPUR SAHIB - HOLLA MOHALLA FESTIVAL
Pensione completa nel campo tendato. Due giornate per assistere a uno dei più autentici festival religiosi dell’India: Hola Mohalla. “Autentico” perché quasi sconosciuto ai non-Sikh, e anche Anandpur Sahib non ha nulla di turistico. Durante l’Hola Mohalla l’elite dei Sikh – i guerrieri Nihang “difensori della fede” - si esibisce in arti marziali con la spada e con il fuoco, a cavallo e con le lance, in tornei di sapore medioevale, per ricordare la rifondazione in senso marziale della comunità. Sono vestiti in abiti blu dalle vivaci decorazioni color zafferano, sfoggiano maestosi turbanti impreziositi da monili d’argento, che mettono in risalto imponenti baffi e barbe incredibilmente lunghe.
Da non perdere è il torneo a cavallo, quando i Nihang – eccellenti cavalieri – si sfidano in folli corse e poi si piegano per infilzare al volo, sulle lance, piccoli blocchetti di fieno sparsi sul prato, tornando poi indietro in piedi sul proprio cavallo, o addirittura in posizione eretta ed in bilico su due cavalli. Migliaia di pellegrini di riuniscono a Anandpur Sahib per assistere alle cerimonie di preghiera che si svolgono nel tempio “gudwara” e per partecipare alla processione nelle viuzze intorno allo stesso.
Pensione completa. Pernottamento campo tendato
17 MARZO ’25 (dom) | ANANDPUR SAHIB / CHANDIGARH
Prima colazione in albergo. Partenza verso sud per Chandigarh, capitale del Punjab e dell’Hariyana. Città Costruita ex novo nel 1948, su progetto di Le Corbusier e Maxwell Fry, Chandigarh è un tipico esempio di “città ideale” ispirata a criteri di funzionalità tipicamente occidentali. Nel corso degli anni i suoi abitanti ne hanno progressivamente trasformato il tessuto originario adattandola ai propri bisogni, alle proprie abitudini e alle proprie concezioni di vita. Chandigarh è così rimasta, nonostante la sua architettura premoderna, una tipica città indiana di provincia.
Tra gli esempi più significativi dell’opera dell’equipe di architetti diretti da Le Corbusier: il Palazzo del Parlamento, l’Alta Corte di Giustizia e il palazzo del Governatore e l’Università.
Altro luogo di interesse il Rock Garden , realizzato dall’idea dell’ispettore di polizia stradale, un certo Sig. Nek Chand, che ha utilizzato materiale di riciclo. Dopo avere visto in giro per i villaggi, tantissimo materiale di scarto prodotto dalla costruzione nella nuova città, ha pensato di raccogliere sia rifiuti industriali che urbani per realizzare delle sculture. Ha così creato un “particolare” giardino dove materiali di risulta prendono vita in statue di donne, uomini, danzatrici e animali, creando un effetto di grande suggestione.
Cena e pernottamento in albergo.
18 MARZO ’25 (lun) | CHANDIGARH / DELHI
Prima colazione. In mattinata partenza in pullman per Delhi. Arrivo a Delhi e sistemazione nelle camere riservate in un albergo nei pressi dell’aeroporto.
Cena in albergo e pernottamento
19 MARZO ’25 (mart) | PARTENZA DA DELHI
Colazione in hotel e trasferimento in tempo utile all'aeroporto di Delhi per imbarcarsi sul volo di
ritorno a casa.
Programma